Benvenuti nel nostro diario di viaggio in cui Viola ed io cercheremo di tenervi aggiornati scrivendo ogni giorno e condividendo con voi foto, video e pensieri sulle nostre camminate e avventure, mamma e figlia.
Non pensavo sarei mai tornata a scrivere un blog, e invece ecco che ci ricasco di nuovo, questa volta però non tanto per scrivere, quanto per tenervi incollati allo schermo e seguirci ovunque, sperando di sensibilizzarvi anche sul significato che diamo a questo Cammino.
“In realtà la mia idea iniziale era quella di andare in Francia, in un bel cottage sperduto in campagne irraggiungibili, fredde e piovose, con l'orto e le galline. Ma poi chissà per quale motivo, ho pensato fosse una scelta un po' estrema, e così ho optato per il Cammino di Santiago...”
Per quelli che non ci conoscono ancora, Viola ed io siamo una mamma (io) e figlia (lei) nate a Firenze e cresciute un po' a giro. Viviamo a Dubai da ormai 4 anni, e prima di trasferirci negli Emirati Arabi Uniti, Londra era la città in cui pensavamo di crescere. Prima di Londra ci sono stati altri amori: Firenze, Lecce, Genova, Milano, Londra di nuovo, Parigi. Ci piace girellare.
Perché il Cammino di Santiago?
In realtà la mia idea iniziale era quella di andare in Francia, in un bel cottage sperduto in campagne irraggiungibili, fredde e piovose, con l'orto e le galline. Ma poi chissà per quale motivo, ho pensato fosse una scelta un po' estrema, e così ho optato per il Cammino di Santiago (che invece estremo non è?!). La verità è ancora più semplice: viviamo in mezzo al deserto, con temperature per 6 mesi l'anno che superano i 45 gradi (arrivano anche a 55), giorno e notte, con umidità al 100% e tanta, tanta sabbia ovunque. Il mio primo obiettivo quindi era quello di trovare natura verde e possibilità di stare all'aperto. Sempre qui, dove abitiamo, non si cammina molto. La città non è grande, ma le distanze sono immense e impraticabili a piedi. Camminare all'aperto inoltre, nella cultura locale, non è ben percepito, specie per le donne. Quando apro la mia app Health sul cellulare e guardo quanti km ho camminato al giorno, di solito non supero i 300 metri: da casa alla macchina, e viceversa in loop, 100 volte al giorno. Quindi un altro driver per scegliere la meta delle nostre vacanze, era sicuramente la possibilità di camminare. Ma ci sono altri fattori, forse più delicati e non sempre razionali, che mi hanno spinta a scegliere di fare il Cammino con Viola. Lo stile di vita che ci offre la città in cui viviamo, è davvero insolito per molti di noi. Quasi tutto è acquistabile o raggiungibile con denaro, e quasi tutto è incredibilmente non necessario e spaventosamente lussuoso, grande, maestoso. Trovare uno stile di vita coerente con i propri valori, è uno sforzo quotidiano e quasi sempre fallito. Era importante per me quindi, ridimensionare la realtà, uscire da questa bolla di vita facile, bella, sorridente a 52 denti bianchi, con la famiglia felice, le aiuole verdi, i bambini in bicicletta biondi, e le mamme che fanno yoga. So che mi pentirò amaramente di queste parole alla prossima trasferta, ma quello che voglio dire, in realtà, è che dove viviamo si sta bene, molto bene, ma non è una vita reale. Quindi, e siamo al terzo driver, volevo trovare un'esperienza di vita reale, per me e per mia figlia, per ricordarci chi siamo, da dove veniamo e re-set la nostra vita a qualcosa di più umile e veritiero. In ultimis, c'è la questione economica: da donna e mamma consulente qual sono, due mesi senza lavorare, da dedicare a mia figlia, significa andare in vacanza. E due mesi di vacanza costano. Il Cammino invece, proprio per la sua natura di pellegrinaggio, offre una vita a costi ridotti, dai 15 euro al giorno a persona. Fate i vostri calcoli!
Viola e Allegra - (ITA/ENG)
Welcome to our travel diary: Viola and I will try to keep you updated by writing every day and sharing with you photos, videos and thoughts on our walks and adventures, just me and her, mother and daughter.
I never thought I would have ever gone back writing a blog....to my surprise, here I am again. This time, however, I am not here with the purpose of writing, but rather to keep you glued to the screen, following us everywhere, in the hope that you will get all the meanings we see behind our walk.
“Actually, my initial idea was to go to France, in a beautiful cottage lost somewhere, in a cold and rainy countryside, with a vegetable garden and chickens to be fed daily. But then, secondo thought arrives and....France appeared as a rather extreme choice (?), so I opted for the Camino de Santiago ... "
For those who don't know us yet, Viola and I are a mother (me) and daughter (she) born in Florence and grown up a bit here and there, around Italy and the world. We have been living in Dubai for the past 4 years, and before moving to the United Arab Emirates, London was the city where we thought we would have lived. Before London, these were my ex's: Florence, Lecce, Genoa, Milan, London again, Paris. We like to move around.
Why the Camino de Santiago?
“Actually, my initial idea was to go to France, in a beautiful cottage lost somewhere, in a cold and rainy countryside, with a vegetable garden and chickens to be fed daily. But then, secondo thought arrives and....France appeared as a rather extreme choice (?), so I opted for the Camino de Santiago ... ". The truth is even simpler: we live in the middle of the desert, with temperatures that exceed 45 degrees (sometimes reaching 55), day and night, with 100% humidity and lots and lots of sand everywhere. So my first goal was to find some greenery, some nature and the possibility of being outdoors. Where we live, we don't walk much. The city is not huge, but distances are immense and impractical for walking. Moreover, walking is not well perceived in the local culture, especially for women. When I open my "Health" app on my mobile phone and look at how many miles I walked a day, I usually don't go over 300 meters: from home to the car, and vice versa, in loop, 100 times a day. So another driver to choose our holiday destination was definitely the chance to walk. But there are other factors, perhaps more delicate ones and not always rational, which led me to choose to do the walk with Viola. The lifestyle that the city we live in offers us, is really unusual for many of us. Almost everything is affordable or accessible with money, and almost everything is incredibly unnecessary and frighteningly luxurious, large, majestic. Finding a lifestyle that is consistent with one's values, is a daily effort and almost always a failure. So it was important for me to reduce this bubble dimension to a more humble reality, get out of this bubble of easy life, a beautiful one, where people smile at 52 super white teeth, with happy families, geometrical green flowerbeds beds, blond children riding happily on their bikes, and mothers who do yoga day and night, they sleep in their yoga outfit, I am sure. I know that I will regret these bitter words when I'll move out of the country one day, but what I really mean is that where we live, life is good, very good, but it's not a real one. So ...(and here is the third driver), I wanted to find a real life experience, for me and my daughter, to remind us who we are, where we come from and how to re-set our lives to something more humble and truthful. In ultimis, there is the economic issue: as a woman and mother, and as a consultant as I am, two months with my daughter without working, means going on a vacation. There is no other way to rephrase it. And two months of vacation cost! The walk to Santiago, on the other hand, due to its nature of pilgrimage, offers a life at reduced costs, from 15 euros a day per person.