La sveglia a Campiello è stata una delle peggiori e comunque non ho dormito bene tutta la notte per paura che Viola cadesse dal letto a castello. C’e da dire inoltre che di notte senti rumori di ogni genere dai tuoi compagni di stanza....non Proprio piacevoli!!! Ma la bellezza di questo cammino se mai mi riuscirà di riassumerla, è il cammino stesso. Il resto, cioè il dolore, la stanchezza, gli ostelli pieni, i bagni sudici, la pioggia, la fatica, le persone burbere, tutto il resto è un contorno del tuo cammino. Anche se Viola end io parliamo quasi tutto il giorno, quello che vedi e che attraversi ti entra dentro. E fa bene. Ci importa solo di partire, camminare e arrivare. Repeat. E i giorni volano. Il nostro arrivo, se mai arriveremo, dovrebbe avvenire intorno al 23/24 luglio. Il 25 dobbiamo essere a Oviedo per prendere l’aereo.
Oggi abbiamo camminato più o meno 15/ 18 km, sempre il salita, sempre attraversando colline, a volte montagne o valli. Ma oggi era anche il grande giorno di prendere una decisione dura, che ci pesava e che all’inizio avevamo scartato drasticamente: fare due tappe in taxi. Il fatto è che queste sue tappe sono le più difficili di tutti i cammini per arrivare a Santiago. Quasi 1000 metri di dislivello, e oltre 50 km con poche tappe intermedie. Molti camminatori esperti al loro quarto cammino primitivo (quello che stiamo facendo noi) ci hanno sconsigliato di procedere a piedi in quei tratti precisi in cui il sentiero è a picco, e sei dentro le nuvole. Alla fine abbiamo deciso di non esagerare, di ricordarci chi siamo e perché facciamo questo cammino e che infondo va proprio bene anche così. Una volta arrivati a Pola, abbiamo quindi chiamato un taxi e siamo arrivati a Grandas dove adesso stiamo per dormire. Tra le nuvole.
The wake-up call in Campiello was one of the worst and in any case I didn't sleep well all night feating that Viola would fall off the bunk bed. It must also be said that at night you hear every kind of noise from your roommates .... not really pleasant. But the beauty of this journey if I ever succeed in summarizing it, is the path itself. The rest, the pain, the tiredness, the hostels that are full, the dirty toilets, the rain, the fatigue, the gruff people, all the rest is just a detail of your walk. Even if Viola and I talk almost all day long, what you see and go through, gets into you deeply. And it's good. We only care about leaving, walking and arriving. Repeat. And the days fly by. Our arrival, if we ever arrive, should take place around 23/24 July. On the 25th we have to be in Oviedo to take the plane.
Today we have walked more or less 15/18 km, always climbing kind of thing, always crossing hills, sometimes mountains or valleys. But today was also the big day to make a tough decision, which weighed heavily on us and that we had drastically rejected at the beginning: making two walks by taxi. The fact is that these two particular walks are the most difficult of all paths to get to Santiago. Almost 1000 meters in altitude, and over 50 km with a few intermediate stages. Many experienced walkers on their fourth primitive path (what is the one we are doing) have advised us not to proceed if not by taxi because the path is steep, and you are in the clouds with chance of rain and thunders. In the end we decided not to exaggerate, to remember who we are and why we are on this journey and that it works really well even without climbing a mountain 1000 metres high. Once we arrived in Pola, we then called a taxi and arrived in Grandas where we are now About to sleep. Between the clouds.