Devo dire che più si va avanti e meglio si sta: l’umore sempre più leggero, il fisico che si adatta, la mente che smette di controllare. L’ostello di ieri sera faceva un po pena, l’avevo detto?! Stamani ci siamo svegliate con la volontaria dell’albergue che ci ha letteralmente buttate giù dal letto:”Sono le ottooooooo, dovete andarvene”. Ok, buongiornoooo.
Viola ed io e sei ragazzi francesi eravamo gli unici rimasti...scansafatiche! Gli altri devono essere partiti intorno alle 5. Abbiamo rincontrato Pierre! Il signore francese della foto con Viola! E anche Salvador che era al Monastero con noi a Cornellana. Era orgoglio di vederci!!! Alla fine piano piano arriviamo anche noi....Comunque, oggi giornata spettacolare, per paesaggi e tempo. Siamo partite con gli zaini ma pochi metri dopo ci ho ripensato: avevamo da camminare per 26.7 km sempre con dislivello di parecchie centina di metri, così al primo bar ho chiesto se mi aiutavano ad inviare gli zaini alla prossima tappa. Il nostro cammino è iniziato in salita, tanto per cambiare, e con 15 gradi. Dopo un po’ che camminavamo il paesaggio ha iniziato ad aprirsi: meravigliosi campi di grano che col sole che ci batteva sopra, diventavano dorati, con un contrasto col cielo blu meraviglioso : mi ricordava la mia amata Maremma. Tantissime mucche, tori, galli e galline, lumache (sanguisughe per me) e uccellini. Viola è una bambina curiosa e chiacchierona, abbiamo mille giochi da fare mentre camminiamo e tante conversazioni diverse e interessanti, ma quando siamo in silenzio, ognuna di noi si assenta nei propri pensieri, il tempo passa e così i km. Il silenzio comunque dura sempre molto poco. Quando camminiamo in salita cerchiamo di prendere il ritmo così che la camminata diventa autonoma, e la testa può vagare tranquilla senza pensare alla fatica. Mi ricorda lo sci alpino, che ho fatto due o tre volte in vita mia ma la sensazione è la stessa. Resistenza alla mente. Non funziona con la fame. Oggi non abbiamo incontrato bar per 18 km. Alle 2 davo i numeri letteralmente. Finalmente un vecchio contadino ci dice che tra 5 km c’e un bar. Ormai calcoliamo km e ore facilmente: conosciamo bene il nostro passo e le distanze. Arriviamo al bar al limite delle nostre forze per trovarlo chiuso. Ho bussato alla porta, tirato giù dalla siesta il padrone e raccattato due orridi panini per me e Viola non so bene a cosa ma schifosi. Prossimo bar? Altri 6 km....
Siamo arrivate a Fonsagrada alle 7 pm e con gran sorpresa l’ostello di stasera è super organizzato! Quindi lavatrici a manetta e doccia con sapone!!! (che io non avevo e quindi mi lavavo con un campioncino di shampoo durato tre giorni ovviamente). Tanto entusiasmo, i giorni volano, domani altra destinazione, sempre dislivello faticoso, siamo a 1000 metri domani li scendiamo e risaliamo. Inutile controbattere. Le montagne vincono. Mi arrendo e cammino.
I must say that the more you walk, the better you feel: the mood becomes lighter, the body gets fitter, the mind stops controlling. Last night's hostel was a bit dirty, did I already say so?!
This morning we woke up with the albergue volunteer who literally threw us out of bed: "It's eiiiiiight am, you have to leeeeeaaaave". Ok, good morniiiiiingg.....
Viola and I and six french boys were the only ones left ... slacker! The others must have left around 5 am. We have met Pierre again! The French gentleman of the photo with Viola! And also Salvador who was at the Monastery with us in Cornellana. It was proud to see us !!! At the end we arrive too ... However, today was a spectacular day, for landscapes and for the weather.
We started walking with our backpacks on, but a few meters later I thought about it: we had to walk for 26.7 km always with a difference in height of several hundred meters, so at the first bar I asked if they could help me send our backpacks to the next stage. Our journey started uphill, for a change, and with 15 degrees. After a while we walked, the landscape started to open up: wonderful fields of wheat, with the sun that beat on them, turning golden, in contrast with the wonderful blue sky: it reminded me of my beloved Maremma. Lots of cows, bulls, roosters and chickens, snails (leeches for me) and little birds. Viola is a curious and chatty little girl, we have a thousand games to play while we walk and many different and interesting conversations, but when we are silent, each of us is absent in our thoughts, time passes and so the km. However, the silence always lasts very little. When we walk uphill we try to take the rhythm so that the walk becomes independent, and the head can wander quietly without thinking of fatigue. It reminds me of alpine skiing, which I did two or three times in my life but the feeling is the same. Resistance to the mind. Does not work with hunger. Today we did not meet bars or restaurants for 18 km. At 2 pm I started going crazy, literally. Finally, an old farmer tells us that in 5 km there is a bar. We now calculate km and hours easily: we know our pace and distances well. We arrive at the bar at the limit of our strength and find it closed. I knocked on the door, pulled the owner down from the siesta and picked up two horrid sandwiches for me and Viola: crap. Next bar? Other 6 km ....
We arrived in Fonsagrada at 7 pm and with great surprise tonight's hostel is super organized! So... washing machines and shower with soap !!! (which I didn't have, I washed myself with a shampoo sample that lasted three days of course). So much enthusiasm, the days fly by, tomorrow‘s another destination, always in extremely tiring altitude, we are at 1000 meters high, tomorrow we will go down and go back up again. Needless to argue. The mountains win. I give up and walk.